Seulo, il paese dei centenari e di S’Orrosa ‘e Padenti.

Domenica scorsa, il 9 Aprile, si è svolta a Seulo la festa di S’Orrosa ‘e Padenti, in onore della fioritura della Peonia Rosa, fiore selvatico che cresce tra i boschi di montagna.

Il piccolo borgo di Seulo si trova in Barbagia ,nell’entroterra della Sardegna, circondato da monti verdi e grandi gole che offrono degli scorci da mozzare il fiato. Per arrivare al paese si percorre una stretta stradina ricca di curve che costeggia la montagna, da cui si ha una larga visuale su tutta la macchia mediterranea circostante.

Seulo è conosciuto per la longevità dei suoi abitanti, battendo il record mondiale con oltre 20 centenari negli ultimi vent’anni, di cui il massimo è stato raggiunto da una vecchietta di 106 anni! Non si sa il segreto di queste vite così lunghe, sarà la fresca acqua di montagna imbottigliata direttamente dalla fonte o la pasta e i dolci fatti prevalentemente in casa, sta di fatto che il paese ha deciso di onorare questa “tradizione” appendendo davanti alle case di ogni centenario una foto personale con una piccola biografia e le date di nascita.

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Zia Menneta di 103 anni

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Nelle vie di Seulo si respira il vero cuore della Sardegna e la vita che si conduceva cinquant’anni fa è rimasta intaccata dal tempo. Le signore preparano ancora la pasta sul proprio tavolo da cucina e sfornano i dolci tipici della tradizione del paese come i Picchirittus, delle frolle farcite con pasta di mandorle, cui la ricetta è stata passata oralmente da generazione a generazione. Il lavoro che rimane intatto nelle campagne di Seulo è quello agro-pastorale e il principale piatto di un pranzo resta sempre la carne,di capra o di agnello, cucinata lentamente sul fuoco del camino.

I liquori sono fatti da mani amorevoli che ne esaltano il gusto aggiungendo frutti di stagione alla ricetta originale, che comprende noci, mirto e limone. La produzione di liquori che adotta questa tecnica si chiama Bàttoro (quattro in sardo) che con il tempo, viste le richieste anche internazionali, ha espanso la propria attività a livello aziendale.

Un liquore che mi ha conquistato è stata la crema di mirto e cotogna, dal gusto leggero e rinfrescante. L’ingrediente che accompagna il tutto è l’aroma di vaniglia, che dona al liquore un tocco dolce. Se volete provare queste prelibatezze , le trovate sul sito www.battoro.it, il quale effettua spedizioni in Italia, Germania, Spagna, Francia e UK.

S'Orrosa 'e Padenti

Mentre la vita del paese scorre lenta, i dintorni del monte Perdedu, sopra il quale è stato costruito il borgo, rappresentano un vero e proprio sogno per gli amanti delle escursioni. Fitti boschi ricoprono le gole profonde, mischiandosi a piccole cascate, laghi e ruscelli, nel quale si perdono lunghi sentieri che si diramano tra il sottobosco per chilometri e chilometri.

FESTAS DE S’ORROSA ‘E PADENTI

La festa della Peonia, che si svolge il Sabato e la Domenica, è nata prevalentemente per esaltare il bellissimo fiore fucsia-rosastro che cresce spontaneo nei monti di Seulo tra Aprile e Maggio, e pian piano è diventata un vero e proprio festival dell’enogastronomia.

La giornata inizia con un’escursione (solo su prenotazione) a Sa Funtana e su predi, zona di montagna ricca di castagni secolari, dove si può avvistare la fioritura della Peonia, che cresce in terreni prevalentemente ricchi di humus e in zone soleggiate.

Per chi non vuole partecipare al trekking, nel centro del paese si svolgono vari laboratori artigianali aperti al pubblico e suddivisi nei due giorni di festa, tra cui quello per la creazione dei tappetti sardi e della preparazione dei prodotti tipici di Seulo. Tra le delizie gastronomiche vi è la preparazione del formaggio, del torrone, dei dolci seulesi, della fregola sarda e dei Culurgionis, uno speciale raviolo sardo.

S'Orrosa 'e Padenti

S'Orrosa 'e Padenti

La musica, che proviene dalle case aperte al pubblico, si espande nell’aria del borgo e tre diversi cori si esibiscono tra le vie, cantando canzoni sarde piene di sentimento che rievocano la nostalgia dei tempi antichi.

Dai piccoli corridoi delle abitazioni private arrivano al naso i profumi intensi della cucina sarda, la carne che gira lenta sul fuoco, l’odore delle sebadas con il miele e delle pardulas appena sfornate. In un piccolo garage vendono formaggio di capra, che sciolgono sulla piastra e servono dentro una focaccia di pane azzimo, e non molto distante uno stand prepara ceci con miele, serviti ancora caldi.

Nel primo pomeriggio si assiste alla rievocazione di Sa Coia Antiga Seulesa, il tipico matrimonio sardo. Si parte dalla casa dello sposo, dove il corteo nuziale con gli abiti tradizionali provenienti da varie zone della sardegna, come Nuoro, Oliena, Desulo e Ovodda attendono l’apparizione dello sposo accompagnato dai genitori.

S'Orrosa 'e Padenti

Lo sposo

I Sonadoris de Launeddas intonano canzoni sarde dal suono forte e quasi metallico per scortare il corteo fino alla casa della sposa. La Launeddas è uno strumento composto da tre canne legate tra di loro con dello spago cerato, la cui ognuna delle tre produce un suono diverso, dal basso ad i toni più acuti, che ricorda molto la cornamusa scozzese.

Giunti alla casa della sposa le porte si aprono e la futura moglie esce sull’uscio, accompagnata dai genitori. Qui si svolge uno dei riti più importanti ovvero “sa razzia” dove ,dopo che viene lanciato il riso sugli sposi, la madre della sposa getta dei piatti a terra con l’intento di romperli in segno di buon auspicio. Se il piatto non si rompe la tradizione dice che è segno di sfortuna, e allora si ritenta fino a che non si frantuma in tanti pezzi. In seguito viene lasciato lì senza essere raccolto, in quanto solo il vento e il tempo possono portarlo via.

La sposa

 

La madre della sposa che rimane a casa

 

Quando gli sposi si riuniscono e si dirigono verso la chiesa la madre della sposa, secondo la tradizione, si chiude in casa in segno di lutto per la figlia che va via. E’ una celebrazione carica di gesti simbolici tramandati da secoli tra le generazioni.

La festa di S’Orrosa ‘e Padenti continua con l’esibizione delle maschere tipiche sarde dei Mamuthones e Issohadores di Mamoiada, seguite da musica e balli che si prolungano fino a sera.

seulo S'Orrosa 'e Padenti

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S'Orrosa 'e Padenti

S'Orrosa 'e Padenti

S'Orrosa 'e Padenti

S'Orrosa 'e Padenti

ESCURSIONI DA SEULO

La Barbagia di Seulo è un immenso territorio ricco di vegetazione, da cui si diramano 76 sentieri per gli amanti dei trekking e delle escursioni. Sparsi per tutta la zona si trovano molti punti di interesse, quali ad esempio Sa Omus ‘e Janas, le antiche case delle fate (se volete saperne di più sulle Domus de Janas cliccate il link qui), Su Stampu ‘e su Turrunu, un piccolo canyon tra la macchia mediterranea da dove sgorgano delle piccole cascate o Sa Stiddiosa, un bellissimo trekking lungo una parete rocciosa calcarea attraversata da piccoli laghi trasparenti dell’affluente del fiume Flumendosa.

Per scoprire i vari sentieri date un’occhiata qui, mentre se volete partecipare ad un evento organizzato, il sito dedicato a cui rivolgersi si chiama Andalas.

seulo escursione

seulo escursione

Penso che se un turista vuole vivere la vera atmosfera sarda,

non si può perdere Seulo e i dintorni della Barbagia!

Voi che ne pensate?