Esercito di Terracotta di Xi’An – Viaggiare Lontano

Curiosità e storia dell’esercito di terracotta. Come raggiungere la struttura e cosa vedere?

ESERCITO DI TERRACOTTA: STORIA

Nel 1974 nella provincia dello Shaanxi si scoprì uno dei più grandi ritrovamenti archeologici della Cina: più di 6.000 statue di terracotta sepolte sotto metri di terra. 

Era un periodo di siccità, e gran parte del nord della Cina si trovava in grande difficoltà. Per cercare di arginare il problema un gruppo di contadini iniziò a scavare la terra alla ricerca d’acqua, non molto lontano da una zona di scavi archeologi. Tra la terra non era strano infatti trovare cocci o mattoni di terracotta, ma un giorno, il 23 marzo, i contadini si ritrovarono tra le mani dei frammenti di terracotta molto diversi dai precedenti.

Uno di loro in particolare, Yang Zhifa, notò che quei pezzi avevano qualcosa di umano. Spinto dai dubbi, sei giorni dopo avvertì le autorità cinesi che inviarono un gruppo di ricercatori sul posto. Bastò allargare i buchi che avevano fatto i contadini, per scoprire i resti di un vero e proprio esercito di terracotta: la scoperta più grande del secolo.

Gli scavi continuarono per molti anni, ed i ricercatori scoprirono che molte statue erano andate distrutte, per via degli scavi archeologici che erano stati attuati in precedenza nella zona circostante. 

Queste statue rimasero sotto terra per 2000 anni e furono create dall’imperatore Qin, che regnò in Cina dal 260 al 210 a.c, come protezione nell’aldilà dopo la sua morte. Mentre dopo la morte dell’imperatore ci furono molti riferimenti a tutte le ricchezze inserite nella sua tomba, assieme al corpo, l’esercito di terracotta rimase un segreto. 

terracotta army

LA STRUTTURA DELL’ESERCITO DI TERRACOTTA

La struttura è composta da 3 fosse ed una sala espositiva:

La più grande e la più affollata è la fossa numero 1, che contiene 2000 statue ancora integre e che fu aperta al pubblico nel 1979. E’ composta da 11 corridoi scavati nella terra e contiene i cavalli, la fanteria e i soldati corazzati; tutti muniti di pugnali, lance o alabarde. Le statue sono diverse l’una dall’altra, sia per espressione facciale, e sia per le acconciature, per i vestiti e per la posizione del corpo.

E’ lunga e larga quanto un hangar per aerei, ed è sicuramente la fossa più bella! Non è facile farsi largo tra la folla che sta accalcata sulle barriere, ma negli angoli di solito si trovano dei posti liberi da cui poter fare delle belle foto all’intero esercito. 

La fossa numero 2 è molto più piccola e contiene la cavalleria, con più di 500 cavalli e 130 carri da guerra, posizionati secondo l’antico schieramento militare. La prima fila è costituita inoltre da alfieri inginocchiati e in piedi. 

La fossa numero 3 è la più piccola, ed è la zona dove si trova il posto di comando per i soldati delle altre fosse: composto da generali e ufficiali vestiti con abiti più elaborati e di altezza maggiore rispetto ai normali soldati.

Qui si trova anche la sala esposizione dei cocci di bronzo, il più grande ritrovamento in bronzo del mondo.

Nella sala espositiva si trova la mostra dei cavalli di bronzo, dove i carri vengono trainati da quattro cavalli. Oltre alla loro struttura in bronzo sono stati trovati nel corso del tempo circa 1700 pezzi in oro ed argento che avevano una funzione ornamentale.

Infine vi è anche una 4 fossa che però è ancora vuota, in quanto i lavori sono rimasti incompleti. 

Un piccolo museo contiene invece tutta la storia e lo sviluppo dell’esercito di terracotta, dalla scoperta, con tanto di fotografie documentative, allo scavo delle fosse fino alla creazione della struttura. 

esercito di terracotta xi'an

COME ARRIVARE ALL’ESERCITO DI TERRACOTTA

Arrivate alla stazione dei treni di Xi’An, quella al centro della città, e spostatevi alla sua destra, dove si trova la stazione dei bus. Troverete tantissimi autobus che vanno all’esercito di terracotta, ma la maggior parte sono quelli appositi per i turisti, che non fanno un viaggio diretto. 

Il bus che dovete prendere voi è il numero 306. Una volta che il bus è partito passa un controllore per vendervi i biglietti, che costano 7 yuan solo andata

Il bus ferma in un grande piazzale, e da lì si prosegue a piedi passando per i mercatini fino ad arrivare agli sportelli dove si acquista il biglietto d’ingresso. Le grandi borse e gli zaini si lasciano all’entrata. 

 

INFORMAZIONI UTILI

Il biglietto d’ingresso costa 60 yuan.

Non comprate niente al bar della struttura, in quanto i prezzi sono abbastanza alti. Ad esempio, per un espresso ed un frullato si spende la media di 100 yuan ( 12 euro circa). Stesso discorso vale per le bancarelle fuori dalla struttura, dove si vendono pelli di animali e souvenir e dove i prezzi sono gonfiati. Potete trovare le stesse cose in città a prezzi molto più convenienti.

All’entrata dell’esercito di terracotta troverete delle guide che si affiancheranno a voi per offrirvi il loro aiuto. Non conviene accettare, in quanto molte parlano male l’inglese e spendereste soldi inutilmente per un tour che potreste fare semplicemente in autonomia. 

I bus turistici sono un’altra truffa in cui potreste incappare. Accertatevi di salire negli autobus pubblici, di solito quelli grigi e con tanti posti a sedere, ed evitate quelli verdi, molto più nuovi, dove fuori affianco alla porta si trova la guida. Di solito sono quei bus che si fermano inutilmente in più posti, con l’intento di farvi spendere soldi in souvenir. 

L’esercito di terracotta è visitabile tutto l’anno, anche in inverno con la neve e la pioggia in quanto tutta la struttura è coperta. 

xi'an terracotta warriors

CURIOSITÀ

Secondo gli storici ci vollero dalle 250 alle 700 mila persone per la realizzazione dell’esercito di terracotta, invece secondo recenti studi queste cifre sono alquanto improbabili. Ancora non si sa bene chi abbia ragione, ma una cosa è sicura: gli operai non furono mai pagati.

Ricostruzioni o pezzi originali dell’esercito furono portati in tutto il mondo per delle mostre nei musei, e nel luglio del 2008 furono esposte anche al museo dell’antichità a Torino. Da poco, a giugno, anche la Sardegna si è messa d’accordo per un gemellaggio con il sindaco di Xi’An. Una collaborazione che riunisce l’esercito di terracotta e il complesso dei giganti di Mont’e Prama di Cabras. 

Le statue sono state costruite come una catena di montaggio, dove la testa, le braccia e le gambe sono state create a parte e poi unite al resto del corpo. I volti, diversi l’uno dall’altro, sono raggruppati in otto tipi, e vi sono 10 diversi tipi di statue.

I contadini che ritrovarono le statue non ricevettero nessun compenso, a differenza di Yang Zhifa, che ebbe in cambio una somma di denaro pari ad uno stipendio mensile. In seguito riuscì a mantenersi fino alla vecchiaia grazie agli autografi. 

 

L’esercito di terracotta è qualcosa d’immenso che vale la pensa vedere almeno una volta nella vita. Se andate in Cina non dovete assolutamente perdervelo!

 

E per coloro che invece hanno già avuto l’opportunità

di vedere queste bellissime statue,

che ne pensate della creazione bizzarra dell’imperatore?