Il Canyon du Verdon è uno dei luoghi naturali più affascinanti e suggestivi dell’intera Francia. Considerato il più grande d’Europa raggiunge una lunghezza di 25 km e un’altezza di 700 metri ed è costituito da strade panoramiche a strapiombo, belvedere che si sporgono sulla gola e una vegetazione rigogliosa che avvolge le alte pareti rocciose.
Per gli amanti dello sport questo è il luogo ideale per praticare trekking, arrampicata, torrentismo e rafting. Visitare tutta la gola e seguire l’itinerario qui sotto necessita di un’intera giornata, comprese le soste per fare le foto e godere appieno di questa opera di madre natura.
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Cosa vedere nel Canyon du Verdon
Point Sublime e il sentiero Martel
La prima tappa da visitare nelle Gorges du Verdon è sicuramente il famoso Point Sublime, il punto in cui le alte pareti rocciose si chiudono pian piano fino a dare vita alla parte più stretta del canyon.
Si arriva in un grande parcheggio a senso unico, si parcheggia lungo la strada e qui si trovano tre sentieri: il primo conduce al punto più alto, dove si ha una vista a 360 gradi su tutta la gola, il secondo scende verso il basso e costeggia il fiume sulla riva destra e il terzo, nonché il più interessante, conduce con una serie di gradini all’ingresso della gola.
Se volete fare l’ultimo sentiero indossate le scarpe da trekking in quanto il percorso prevede il passaggio all’interno di due gallerie spesso allagate.
Dopo una lunga galleria di circa 500 metri (munirsi di pila) si arriva ad una seconda galleria più piccola di circa 100 metri, che termina nella parte interna del canyon.
Il fiume scorre veloce tra le alti pareti rocciose dai colori scuri e caldi e la vegetazione inizia a diventare sempre più fitta, creando dei piccoli sottoboschi che avvolgono il sentiero. Qui potete decidere se proseguire e iniziare il Sentiero Martel, uno dei più suggestivi trekking del Verdon che passa lungo il fiume e che arriva, dopo 6/7 ore (13 km) di camminata, allo chalet della Maline.
Visto il poco tempo io ho deciso di tornare indietro, ma se amate il trekking e partite al mattino ne vale sicuramente la pena.
Invece se siete amanti delle arrampicate e delle ferrate questo è il posto che fa per voi!
Rougon
Ritornando al parcheggio del Point Sublime si risale la strada fino all’incrocio principale e qui si seguono le indicazioni per arrivare al piccolo borgo di Rougon, un delizioso agglomerato di case in pietra da cui si vede uno scenario mozzafiato sull’inizio della Route de Crêtes, più precisamente la strada che passa a strapiombo del canyon.
Route de Crêtes
N.B. Sconsigliata a chi ha paura delle altezze.
Questa è la strada più famosa e più bella di tutto il Canyon du Verdon; sia in moto che in auto lascia completamente incantati per i tantissimi punti panoramici che offre (non a caso c’è una piazzola ogni 100 metri o meno).
Partendo dal piccolo paese di La Palud-sur-Verdon si seguono le indicazioni per la Route de Crêtes e in cinque minuti ci si ritrova già nella prima piazzola di sosta a bordo del precipizio. Il canyon in tutto il suo splendore si staglia davanti agli occhi: nudo, selvaggio, aspro e forte. Il fiume lo taglia in due e ne risalta il verde della vegetazione e le nuvole passano veloci sopra alle montagne frastagliate, ricordando uno dei film di Indiana Jones.
Si continua a salire per tre tornanti costruiti proprio sul limite del canyon finché la strada non si spinge all’interno, arrivando ad un punto dove diventa a senso unico. Si continua per qualche km tra le alte montagne, costeggiando sulla destra la parete rocciosa.
In alcuni punti il guard rail viene a mancare e ci si ritrova proprio a ridosso del precipizio – decisamente adrenalinico per chi non soffre di vertigini – .
Mentre la vegetazione inizia a cambiare, diventando più bassa e meno verde, la strada ritorna a due corsie e il tour panoramico si conclude, dopo 24 km, nel paese di partenza.
La strada viene aperta dal 26 marzo al 25 novembre.
Durante le soste aprite bene gli occhi perché potrebbe capitarvi di vedere le aquile reali in tutta la loro bellezza.
Belvedere de Mayreste
Ora non vi resta che dirigervi verso la parte finale del Canyon du Verdon, passando per un altopiano e risalendo tra le rocce alte 150 metri fino a raggiungere il Belvedere de Mayreste, uno dei punti panoramici più importanti della zona.
Ovviamente dopo aver fatto il carico di bellezza naturali nelle ore precedenti, questo posto vi sembrerà niente a confronto.
Poco più avanti invece troverete uno spiazzo da cui ammirare il Lac de Ste-Coix dall’alto. Verso mezzogiorno i colori dell’acqua diventano fortissimi e il turchese brilla in tutto il suo splendore, quasi fosse magico.
Pont de Galetas
Prendendo una strada in discesa e superando il paese di Moustiers-Ste-Marie, si giunge infine al famoso Pont de Galetas, che taglia in due la fine del canyon.
Qui le pareti raggiungono i 1500 metri d’altezza e sprofondano nell’acqua del lago. La caratteristica di questa zona è proprio il colore dell’acqua che prende le sfumature di un turchese brillante e acceso, grazie ad da un deposito argilloso presente nel fondale del lago.
Lac de Ste-Croix
Per riposarvi dal lungo viaggio nel Canyon du Verdon non vi resta che sdraiarvi in spiaggia e godervi il panorama o, se siete dei tipi dinamici che non riescono a stare fermi, potete provare una delle tante attività offerte in questa zona, come il parapendio, il rafting, il canottaggio oppure optare per un tranquillo giro in pedalò.
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