Auschwitz Birkenau – Cosa vedere, informazioni utili e orari

come-arrivare-ad-auschwitz-birkenau

Se fai un viaggio a Cracovia è quasi moralmente d’obbligo fare una tappa ad Auschwitz Birkenau, uno di quei luoghi che deve essere assolutamente visitato almeno una volta nella vita; per conoscere più da vicino, per vedere con i propri occhi e comprendere fino in fondo le atrocità più grandi che l’uomo abbia mai commesso.  

È difficile descrivere un tema così delicato, un posto che a tratti sembra distaccato dalla realtà quanto crudeli e inumane le azioni che si sono svolte al suo interno. Sentire quel senso di angoscia che pervade appena si superano i cancelli del più temuto luogo di morte della storia, quasi indescrivibile a chi non lo vive in prima persona. 

Sono passati diversi decenni, non troppo lontani e non troppo vicini ai giorni nostri, da quando Auschwitz era un luogo in fermento, da quando nel maggio del 1944 si apprestava ad acquisire il triste primato di principale campo di sterminio nazista.

La fabbrica della morte, così venne descritta quando nella primavera del ’44 dopo una conferenza a Vienna, Adolf Eichmann pianifico una maggiore deportazione di massa al fine di portare all’apice il massacro nazista. Quattro treni al giorno con a bordo 3000 ebrei, un prolungamento dei binari, la creazione di un’altra camera a gas, nuovi forni inceneritori e lo scavo di altre grandi trincee per bruciare i corpi in eccesso.

Da quattro si passò in breve tempo a sei, otto e anche dieci treni al giorno, carichi di persone destinate ad una sola fine. Non si prestava più molta attenzione alla “selezione” iniziale. Mengele, il famoso Angelo della Morte che si occupava di scegliere chi era destinato al lavoro, agli esperimenti e alle camere a gas, non faceva quasi più distinzione; quasi tutti erano destinati alla fila di sinistra, quella che portava alla morte.

come visitare auschwitz birkenau

Informazioni utili per visitare Auschwitz Birkenau

Prima di programmare la visita al complesso di Auschwitz è bene ricordare queste utili informazioni:

  • Per visitare bene il campo ci vogliono minimo 3 ore, in inverno la chiusura avviene nel primo pomeriggio (sotto trovate tutti gli orari) e l’ultima entrata è accessibile fino a pochi minuti prima dell’orario di chiusura. Ad esempio a Dicembre le porte di Auschwitz (sia il museo che il campo) chiudono alle 14.00, ma se arrivate alle 13.58 potete accedere per l’ultimo tour. In questo caso l’orario massimo in cui potete stare all’interno è fino ad un’ora e mezza. Quindi, prendendo sempre in considerazione l’orario delle 14.00, se entrate gli ultimi minuti prima della chiusura potete stare fino alle 15.30 (testato personalmente entrando alle 13.57, anche se ovviamente con un po’ di fretta da parte delle guardie).
  • Prima di entrare all’interno del museo dovete passare dei controlli ed è vietato portare con se borse che superino la misura di 30x20x10. Nel caso potete lasciarla in auto o se siete arrivati con i mezzi pubblici poco fuori dall’entrata del museo si trova un deposito bagagli. Da tenere a mente che esso ha un orario di chiusura diverso da quello del museo, quindi se entrate proprio all’ultimo rischiate di poter stare dentro meno del previsto perché dovete ritirare la borsa prima. 
  • Si possono fare foto senza flash in quasi tutto il museo, ad eccezione di alcune zone ben segnalate, mentre è vietato filmare.

 

orari-informazioni-Auschwitz-Birkenau

♦ Treno trasporto bestiame dentro il quale gli ebrei arrivavano ad Auschwitz

Come arrivare ad Auschwitz da Cracovia

Il campo di Auschwitz si trova a circa 70 km da Cracovia e circa 40 km da Katowice. Se avete preso una macchina a noleggio e desiderate guidare fino al campo basta che uscite dalla città e prendete l’autostrada A4. In 40 minuti sarete a destinazione.

Ricordatevi, prima di scegliere con che mezzo raggiungere la vostra destinazione, che in inverno gli orari del campo sono molto ristretti.

Come arrivare ad Auschwitz in treno

Ogni giorno dalla stazione di Cracovia partono i treni diretti alla stazione di Auschwitz Osweleclm, la quale dista 2 km dal museo. Giunti in stazione troverete un bus che vi porta direttamente al complesso e qui troverete una navetta che collega i due punti di interesse (museo e campo) . Il viaggio dura un’ora e mezza circa.

Come arrivare ad Auschwitz in bus

Un altro modo per arrivare al punto d’interesse è quello di prendere il bus, che ferma proprio dinanzi il campo ad Oswiecim. Il tempo di percorrenza è uguale a quello del treno, circa un’ora e mezza di viaggio.

Potete trovare gli orari e i prezzi nel sito ufficiale della stazione dei bus.

  • Il prezzo per il biglietto del bus è di 3€ a tratta.

 

auschwitz-birkenau-tutte-le-informazioni

♦ Una delle torri di vedetta

Quanto costa l’entrata ad Auschwitz 

Le entrate al campo di concentramento e al museo sono gratis. Essendo un luogo di memoria e non un’attrazione turistica non si paga un biglietto per entrare. I parcheggi invece sono a pagamento.

L’entrata free vale solo se non volete prendere una guida. Il mio consiglio, per capire meglio e seguire tutti i fatti storici che si celano dietro il lager, è quella di prenotare un tour organizzato oppure andare direttamente sul sito ufficiale di Auschwitz e riservare una guida.

Il complesso offre la possibilità di prenotare guide di poche ore, di un giorno o di due giorni.

  • Per i tour individuali il biglietto regolare costa 50€ e quello ridotto 45€.
  • Per i tour individuali di 6 ore il biglietto regolare viene 90€ e quello ridotto 70€.

 

Trovate gli altri prezzi sulla pagina dei tour guidati.

Auschwitz-Birkenau-Polonia

♦ L’entrata per Auschwitz I

Orari entrata ad Auschwitz Birkenau

Gennaio 8.00-15.00 

Febbraio 8.00-16.00

Marzo 8.00-17.00

Aprile 8.00-18.00

Maggio 8.00-18.00 

Giugno 8.00-19.00 

Luglio 8.00-19.00

Agosto 8.00-19.00 

Settembre 8.00-18.00  

Ottobre 8.00-17.00 

Novembre 8.00-15.00

Dicembre 8.00-14.00

Il 1 Gennaio, il 25 Dicembre e la Domenica della Pasqua cristiana il museo rimane chiuso.

Cosa vedere ad Auschwitz Birkenau

Il complesso è diviso in due zone, Auschwitz I dove attualmente vi è il museo e Auschwitz II, – conosciuto anche solo come Birkenau – ovvero il campo adibito allo sterminio di massa. 

Auschwitz I

Auschwitz I era l’originario campo di concentramento reso operativo nel ’40, centro di controllo e sede delle guardie e degli ufficiali della SS. Una parte era adibita ai prigionieri di guerra sovietici e agli intellettuali polacchi – si contano 70.000 morti – e ancora oggi si possono vedere i forni crematori intatti, le camere a gas e le celle.

Oggi è sede del museo statale e all’interno delle varie strutture si trovano le testimonianze di quegli anni. Non solo foto o storie vissute, ma anche i vecchi occhiali delle vittime, i loro beni personali, i capelli tagliati, le scarpe e altro ancora; il tutto chiuso dietro una tecca di vetro, messi lì così come sono stati trovati una volta che la guerra è finita.

Continuando a camminare all’esterno del campo ci si imbatte nel Muro della Morte dove i nazisti fucilarono la maggior parte delle persone e ancora più avanti troverete, un poco in disparte rispetto al resto, la struttura contenente i forni. 

forni crematori auschwitz

♦ Forni crematori

informazioni utili-Auschwitz-Birkenau-Polonia

♦ Beni personali degli ebrei che venivano presi dai nazisti appena essi arrivavano al campo 

Birkenau

Auschwitz Birkenau invece è il vero e proprio campo di sterminio, costruito appositamente per portare a termine l’uccisione di tutti gli ebrei. È stato il più grande ed esteso – 200 ettari – tra quelli che fecero parte del piano nazista, che portò alla morte di più di un milione di persone, di cui la maggior parte all’arrivo nel campo non venne mai registrata.

Molte delle schede di registrazione, con la quale venivano catalogati gli ebrei, fu bruciata dai tedeschi prima della liberazione da parte della Russia. 

Appena varcati i cancelli si prova una sensazione strana, quasi come se il tutto sia brutalmente irreale. La linea ferroviaria taglia di netto il lager, dividendolo in due sezioni: la prima, a sinistra, dove si trovano ancora i dormitori e le stanze che erano adibite al lavoro degli ebrei e a destra un infinita quantità di macerie, dove l’unica cosa integra è il lungo cammino all’interno, quello che in teoria serviva per riscaldare i dormitori ma che non venne mai messo in funzione. 

Camminando verso il centro si trova uno dei vagoni bestiame utilizzati per trasportare in massa gli ebrei; ancora più avanti, uno in linea d’aria con l’altro, i forni crematori distrutti dai nazisti prima della liberazione, dove ancora si possono vedere gli spazi in cui venivano infilati i corpi.

auschwitz-birkenau-cosa-vedere

♦ L’ala est del lager

auschwitz birkenau cosa vedere

♦ Alcuni dormitori di Auschwitz

Storia di Auschwitz 

Negli ultimi tempi mi sono riscoperta tra quelli che hanno bisogno di sapere sempre di più riguardo la storia dei campi di concentramento, le testimonianze, le dichiarazioni dei medici e ciò che si celava dietro la mente malata di Hitler. Curiosità crude e tristi certo, ma importanti per unire piccoli pezzi di storia che dai libri di scuola non impari sicuramente!

Non starò qui a scrivere la storia dei campi e quelle cose che in grandi linee si sanno già, ma vorrei consigliarvi alcune letture interessanti per allargare le vostre conoscenze. 

Entrando ad Auschwitz Birkenau non troverete delle mini guide cartacee o delle cartine, a meno che non comprate qualcosa di simile nel negozio esterno al campo. Prima di partire vi consiglio di leggere questo file pubblicato sul sito ufficiale, dove non solo si trovano tutte le informazioni utili, ma anche la storia della costruzione e lo sviluppo del campo.

Libri che parlano di Auschwitz Birkenau

Oltre ad i classici libri del genocidio che suppongo tutti prima o poi hanno letto, come “Se questo è un uomo” di Primo Levi o il “Diario di Anna Frank”, vi consiglio questi tre che sono stati molto utili per capire non solo la parte delle vittime, ma anche ciò che si celava dietro coloro che lavoravano tra quelle mura:

    • La farmacia di Auschwitz: una storia diversa dal solito che vede come protagonisti i medici che hanno lavorato in questo campo, tra cui i più temuti e crudeli Mengele e Capesius. La storia di come la ditta farmaceutica della Bayern contribuì alla morte di migliaia di ebrei e di come gli esperimenti medici erano diventati pane di tutti i giorni. Non è pesante, una lettura liscia e molto interessante per capire bene cosa si nascondeva dietro l’orrore.
    • I medici nazisti: sempre sulla stessa linea, ma molto più incentrato sugli esperimenti con tanto di testimonianze di persone che li hanno vissuti sulla loro pelle, vi è il libro di Robert Jay Lifton. Un’analisi che scava più a fondo sulle atrocità compiute durante il Terzo Reich.
    • Baba Schwartz – I 3000 di Auschwitz: sappiamo già come la Polonia e l’Ungheria stiano stati tra i maggiori Stati da cui venivano deportati gli ebrei. Il libro è un’autobiografia di Baba, donna deportata nel campo a soli 16 anni assieme ad altre 3000 persone del suo piccolo paese, sito non molto distante da Budapest.  Nella sua storia non tratta solo degli anni bui della deportazione, ma anche il prima e quello che è venuto dopo la liberazione. L’autrice è morta un anno dopo aver pubblicato il libro.
  •  

 

auschwitz-birkenau-orari-informazioni-come arrivare

Oltre ai libri appena nominati vi consiglio anche il film “Conspiracy-Soluzione finale” il cui tema verte sulla Conferenza di Wannsee del 1942, richiesta da Hitler, dove alcuni degli esponenti più alti della Germania nazista si riuniscono per decidere nei minimi dettagli il definitivo sterminio degli ebrei.

Il film è un po’ pesante ed è ambientato esclusivamente tra l’interno e i giardini della villa. Oltre a questo se volete unire ulteriori punti alla storia non potete perdervelo.

Ti potrebbe interessare anche: Cosa vedere in un weekend a Budapest