Quali sono le cose che bisogna assolutamente vedere a Bosa e dintorni? La città, il castello, il mare e ancora nuraghi e domus de janas. Vediamoli nel dettaglio:
Bosa è una piccola cittadina che sorge quasi nascosta tra colline e boschi a ridosso del mare, lungo la costa ovest della Sardegna. Vista la bellezza e l’ottima posizione è stata classificata al secondo posto tra i borghi più belli d’Italia formati tra il Duecento e il Quattrocento.
Per un viaggio in Sardegna consiglio vivamente di fermarvi in questo meraviglioso borgo e di lasciarvi trasportare dalle sensazioni di un posto senza tempo: il silenzio, le case dai colori variopinti e le strette vie del centro storico, la vegetazione che si mischia con il paesaggio marino e l’odore di tradizione e cultura.
Come arrivare a Bosa?
Bosa è raggiungibile sia dalla provincia di Oristano che dalla cittadina di Alghero. L’intera costa rappresenta uno degli itinerari in auto più belli della Sardegna. Siete pronti per un on the road all’italiana?
Partendo da Oristano avete due opportunità:
-Prendere la s.s 131, arrivare fino a Macomer e poi prendere s.s 129 in direzione Bosa.
-Avventurarvi per le curve sulle scogliere ( solo per chi non soffre di mal d’auto!). Da Oristano dovete arrivare al paese marittimo di S’Archittu e qui proseguire dritti per Cuglieri. Continuando sulla s.s 292 attraverserete alcuni paesino fino ad arrivare a Magomadas. Dirigetevi verso il Villaggio Turas e arrivate infine a Bosa Marina. Dietro le colline si trova il borgo.
Partendo da Alghero:
-Percorrere la s.s 292 fino a Suni e svoltare per Bosa.
-Prendere la s.p 105, una bellissima strada sulla costa da cui non rimarrete di certo delusi!
Cosa vedere a Bosa?
Castello Malaspina
Al primo punto, senza ombra di dubbio, c’è il Castello Malaspina, un’imponente fortezza arroccata su un colle elevato. Il castello, edificato nel lontano 1112, è in fase di restauro, ed è costituito solamente dalle mura.
La struttura era definita da quattro grandi torri poste agli angoli delle mura e ospitava nel suo centro una piazza d’armi e una zona abitativa tutta intorno. Quando nel 1410 gli aragonesi si impossessarono della città, il castello venne trasformato in un punto di guarigione militare, ampliando le mura e realizzando altre torri a pianta quadrata.
Per salire al castello si possono prendere le scale che partono dal centro abitato (circa 15 minuti di camminata) oppure salire con la macchina, seguendo i cartelli che portano ai parcheggi. Da qui si costeggiano le mura e poi si salgono le scale che portano all’ingresso. L’entrata costa 4 euro.
Ancora oggi all’interno delle mura, si trova la piccola chiesetta di Regnos Altos, edificata nel XIV secolo, dove è stato scoperto un importante ciclo d’affresco di origine toscana del 1345.
La leggenda narra che il marchese Malaspina sposò una bellissima donna, di cui era assai geloso. Per la gelosia il marchese fece costruire un passaggio sotterraneo che dal castello portasse direttamente alla cattedrale della città, in modo che nessuno vedesse la moglie mentre andava a pregare.
Un giorno, accecato dall’ira e convinto che la sua signora lo tradisse prese un coltello e gli tagliò le dita, lasciandola in sangue sul pavimento, e mettendo le dita nel suo fazzoletto da taschino. In seguito con degli amici si recò al paese e nel gesto di tirare fuori il fazzoletto, le dita caddero a terra davanti allo stupore di tutto il popolo. Il marchese fu arrestato e si dice che ancora oggi lo spirito della giovane donna giri per il castello.
Non ci sono mai stati ritrovamenti di un possibile tunnel.
Città Vecchia
Scendendo di nuovo a valle vi troverete nella strada panoramica che costeggia il fiume. Qui si trova la città vecchia, caratterizzata da strette viuzze in pietra , portici e case dai colori accesi. Se si guarda dall’altra parte del fiume si noteranno le tipiche casette dei pescatori, in fila l’una affianco all’altra.
Le case attirano lo sguardo per le loro pitture dal giallo al blu, con qualche barca capovolta all’ingresso e qualche rete da pesca. Un’inquadratura molto gettonata per gli amanti della fotografia. La presenza di queste casette pittoresche è data dal fatto che il Temo è un fiume navigabile, l’unico in tutta la Sardegna, con la foce non molto distante dalla città.
Cattedrale dell’Immacolata
Continuando la camminata lungo il fiume, tenendo il borgo sulla sinistra, si giunge alla Cattedrale dell’Immacolata.
La chiesa venne costruita attorno al 1800 in sostituzione all’antica chiesa romanica, risalente al XII secolo, che vi era precedentemente. Essa è costituita da una lunga navata, con ai lati quattro piccole cappelle ed è caratterizzata dal grande organo, l’altare in marmo e dalle statue dell’Immacolata Concezione.
Torre Aragonese
Bosa, essendo sulla costa è suddivisa in Bosa città e Bosa Marina. Se vi dirigete verso la spiaggia trovate la Torre Aragonese, una delle più grandi della Sardegna, con l’interno decorato con dettagli risalenti al periodo catalano aragonese. In antichità veniva usata come difesa contro gli attacchi esterni, ed era sorvegliata da otto guardie.
Museo di Casa Deriu
Uno dei più importanti musei della cittadina è il Museo di Casa Deriu, un’autentica residenza signorile del Ottocento, una delle poche presenti in tutta l’isola.
La casa è suddivisa in tre piani e al suo interno sono presenti anche esposizioni in filigrana e filet, tipiche dell’artigianato locale, e un’importante collezione di dipinti e di ceramiche di Melkiorre Melis, uno dei maggiori esponenti dell’arte nel periodo fascista.
Le spiagge di Bosa
Oltre a Bosa Marina, che si trova proprio vicino alla città, la costa è ricca di altre meravigliose spiagge. La bellissima cala di Compoltitu ne è un esempio. Circondata da colline verdeggianti punteggiate da una vegetazione selvaggia, la spiaggia è caratterizzata da un fondale basso dall’acqua cristallina e dalla sottile sabbia bianca.
Per raggiungere la cala si percorre la strada in direzione Alghero e al km 5 si trova un piccolo spiazzo dove poter lasciare l’auto: da qui si prosegue a piedi per 10 minuti lungo un sentiero.
Se volete perdervi tra grotte e insenature potete trovare a sette chilometri da Bosa, sempre in direzione Alghero, la spiaggia Torre Argentina, dove le cale sono divise da scogli e dove il fondale è ricco di pesci. Le acque, di colore blu, sono basse e limpide.
Un’altra spiaggia nei dintorni è quella di S’Abba Druche, conosciuta anche per il suo sito archeologico di vasche risalenti al periodo nuragico. La spiaggia è composta da tre cale riparate dal vento e da un fondale a tratti roccioso. Anche qui l’acqua prende i colori del verde e azzurrino chiaro.
Cosa vedere nei dintorni di Bosa?
In una giornata potete godere appieno delle bellezze che la città offre, ma se volete esplorare i dintorni ecco cosa potete visitare:
A Scano Montiferru si trova il Parco degli Uccelli dove sono presenti più di 200 esemplari di animali esotici, su una zona che si estende per 20.000 mq. Tra questi si trovano ad esempio pappagalli, gru, pavoni, cigni, oche, daini, mufloni. Il tutto in una zona ricca di vegetazione, dove risaltano querce e lecci.
Poco distante da Bosa si trova il piccolo paesino di Tinnura, dove le case sono decorate da tantissimi Murales. Passando anche solo nella via principale si possono intravedere circa 20 Murales, che raffigurano storie di vita sarda come la raccolta del fieno, la lavorazione del pane e le processioni, oppure raffigurazioni dei Mammuthones. Molto spesso le persone vengono dipinte con gli abiti tradizionali sardi.
Se volete avventurarvi alla scoperta dei siti archeologici troverete a pochi km di distanza da Bosa il nuraghe Nuraddeo. Per arrivarci basta prendere da Suni la strada per Padria, proseguendo dritti fino al km 65,5. L’entrata al Nuraghe è a pagamento, ma attenzione, perché nei mesi invernali il sito è chiuso al pubblico.
Proseguendo sempre sulla stessa strada al km 63 trovate un complesso di Domus de Janas, le tombe scavate nella roccia, o secondo le credenze popolari, le case delle fate. Anche questo sito, nei periodi invernali rimane chiuso.
Se invece percorrete la strada in direzione Oristano, trovate il borgo di Cuglieri che sorge sulle rovine di un’antica città romana. Vista da lontano, tra le case spicca la Basilica Madonna della Neve. Non è un paese che offre molto, sopratutto d’inverno, ma se siete di passaggio merita una visita.